lettera

Lettera di un cantore

Cari presidente, maestro e cantori tutti; cari parenti e simpatizzanti del Gruppo Cantori del Fuso,

è passato un anno dallo scoppio della maledetta pandemia e, nonostante l’incertezza sulla durata di questa situazione, vogliamo pensare in modo positivo al prossimo futuro! Dobbiamo continuare a essere, ora più che mai, quel coro nel quale la parola Gruppo conta più della parola Cantori!

Non permettiamo alla polvere che si accumula sui ricordi e sulle emozioni di attenuare il nostro entusiasmo. Continuiamo, ora più che mai, a tenerci in contatto per accorgerci che non si è mai persa la volontà, da parte di tutti, di ripartire alla grande.

E guai a lasciarsi prendere da certe pigre abitudini di questi mesi: pronti (quando sarà il momento) a lasciare il divano per andare alle prove, a studiare per recuperare un po’ del tempo perduto, ma anche a rimettere tutti insieme i piedi sotto la tavola, e così via!
Rafforziamo dunque il saldo legame creato nei precedenti anni di prove, concerti, rassegne, merende, gite, esperienze di ogni tipo, compresa quella più dolorosa: la perdita del nostro povero Luigi.
Il Gruppo Cantori del Fuso si confermi, ora più che mai, come un’entità vera e ben viva, nonostante la tristezza dell’anno appena trascorso.

Appena possibile, torniamo a far musica e riprendiamoci anche il nostro ruolo sociale e ricreativo, verso noi stessi e verso chi ci vuole bene. La delusione provata per gli eventi e progetti cancellati, diventi voglia di riorganizzarli, e trasformare le nostre idee in realtà.
Ripresentiamoci, quando sarà consentito , al nostro pubblico “dal vivo” (nel rispetto casomai di nuove regole): il contatto con la gente, in carne e ossa, ora più che mai, ci è indispensabile!

All’ascolto dei canti popolari, può capitare a più d’uno il desiderio di cantare in coro, e di credere di non esserne capaci: è una cosa che sentiamo dire spesso, alla fine dei concerti. Ma noi, al contrario, sappiamo che chiunque, con un briciolo di intonazione, possa entrare a far parte di un coro! Approfittiamo allora di questo periodo per promuovere tale possibilità fra amici, parenti e conoscenti; ricerchiamo, ora più che mai, nuove voci!
In fase di ripartenza, speriamo presto, noi tutti dovremo rifare buona parte del percorso di studio del repertorio, a suo tempo già compiuto. È una vera occasione: i “nuovi arrivi” troverebbero una situazione favorevole per integrarsi e colmare la distanza rispetto agli “effettivi”!
Facciamo sì che chi ha voglia di cantare si faccia avanti!

Nell’attesa di tornare “in presenza”, scambiamoci un fortissimo abbraccio virtuale!

Lupazzano, febbraio 2021